lunedì 29 maggio 2017

Santa Subito

Salve,

oggi vi parlo di una birra provata durante una manifestazione a Salerno, al Castello Arechi: Birra in BRocca...
La manifestazione aveva come protagonista la birra.... starete pensando: "Sai quante sagre fanno in Campania sulla birra...."; invece qui si parlava e si gustava birra artigianale (altrimenti non mi sarei nemmeno sprecato a scrivere).... Non prendetemi per snob, ma dovete PROVARE PER CREDERE....

Appunto: CREDERE.

La Birra di cui vi voglio parlare è di un birrificio di Marigliano (NA)...si chiama Okorei...
Da poco questo birrificio ha deciso di voler ergersi a Santuario, iniziando a produrre la Santa Subito.

La birra si presenta nel bicchiere di un giallo carico, quasi arancione, con schiuma abbastanza spumosa bianca con grana abbastanza fine. Al naso emergono note di frutta, leggermente resinosa,
fiori ed erbaceo...in bocca ha un entrata dolce, che conferma le note resinose nasali, si percepisce il mielato e anche sentori di frutta candita, unita ad un leggero pizzico frizzante che evita la stucchevolezza del sapore dolce... il miracolo avviene quando, nella sua scia evolutiva, la birra inizia a far uscire fuori le note amaricanti dei luppoli, che lasciano in bocca una buona persistenza...E' una birra da 9.5% ABV, ma quando si beve non si avverte il suo grado alcolico, scende liscia, leggera, scorrevole.... Questo è un altro miracolo!!! Ecco perchè questa birra viene elevata alla gloria degli altari: è una birra da struttura semplicemente complessa, capace di convertire qualunque anima vagabonda che trova, facendoli ascoltare le dolci note della santità brassicola.


PROVARE PER CREDERE!!

ohaiòo Gozaimàss 🙋


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domenica 28 maggio 2017

A tutta IPA

Salve,

in questo post voglio parlare di 2 birre.
Sono stato ad una serata di degustazione organizzata da AIS Napoli. Il tema centrale della serata era una specie di sfida: IPA vs APA. La location scelta è stata l'Hotel Renaissance Mediterraneo di Napoli, precisamente sulla terrazza al piano 11... la vista era semplicemente incantevole, ma lascio parlare la foto di fianco.......





Le birre di cui voglio parlare sono la Wave Runner del birrificio Hammer e la St. Peter's India Pale Ale.
La Wave Runner del birrificio Hammer è una IPA, da 65 IBU e 6.5% ABV.
Il colore si presenta paglierino poco velato e schiuma bianca poco persistente con bollicine fini. Al naso l'intensità è media, escono fuori note agrumate, pompelmo rosa, note erbacee e floreali. In bocca l'entrata è decisa, si confermano i sentori nasali agrumati e di pompelmo, che tendono a finire con note amaricanti abbastanza persistenti.

In generale questa IPA è abbastanza equilibrata, l'amaro dei luppoli Simcoe, Citra, Amarillo... c'è, si sente, ma viene mitigato da una leggera dolcezza che la rende estremamente bevibile anche ai non amanti del genere.





La St. Peter si presenta in formato da 50 cl, di forma insolita per i nostri tempi (infatti è prodotta secondo il metodo e lo stile delle vecchie IPA). Nel bicchiere la birra ha una schiuma quasi assente e poco persistente di colore bianco, il colore della birra è altrettanto particolare, giallo ocra quasi ambrato. Al naso si possono percepire sentori agrumati del luppolo, ma anche di "pezza bagnata" e sfumature dolci che vanno sul cracker/pane fresco.... ha una buona intensità olfattiva....
In bocca ha un entrata leggera, un corpo non eccessivamente pesante, ritorna l'agrumato, esce anche del balsamico, ma si sente di più la dolcezza data dal malto, si conclude con una certa persistenza amaricante.
E' una IPA sui generis rispetto a quelle odierne, molto più spinte, mentre questa è più bilanciata, arrivando a far uscire fuori delle note dolci, poco riscontrabili nelle moderne IPA.


Presto ci saranno altri aggiornamenti su birrifici locali....

Mata aou Ne  🙋


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mercoledì 24 maggio 2017

Cane di Guerra

Salve,

ho provato (FINALMENTE!) la Double IPA di CANEDIGUERRA.

Ho trovato questa birra su un online shop di settore (insieme a tante altre che pian piano vi farò scoprire), il prezzo è abbordabile e non eccessivo per una bottiglia artigianale (a meno che non siate abituati a comprare i cartoni di birra industriale che vedete in pubblicità a 1.50 €....allora il costo è esagerato... per voi).

Personalmente lo stile IPA mi piace, ma non in modo esagerato: non per essere snob, ma le birre e gli stile che amo sono un pochino diversi...
Lo stile India Pale Ale è uno dei più diffusi, dei più amati, anche da chi non ha nessun tipo di cultura brassicola artigianale...

Ho provato questa birra in abbinamento con una pizza, Il colore risulta di un ambrato chiaro, infatti la limpidezza è buona, come la consistenza spumosa della schiuma di colore chiaro, con bollicine a grana fine....molto fine... L'intensità olfattiva trasmette profumi resinosi, erbacei, quasi terrosi, con note di frutta matura.

L'entrata in bocca è morbida, grazie anche alla consistenza della schiuma, ma dopo qualche secondo esplode il luppolo, che conferma le note erbacee e resinose, che scivolano, poi, su sentori caramellati.
In generale è una birra dal gusto abbastanza amaro (tipico delle IPA), robusta ed equilibrata, anche nella sua evoluzione.

Dopo questa esperienza credo che comprerò altre birre di Canediguerra....

Alla prossima

Konbanwa


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martedì 16 maggio 2017

Norway mon amour

Salve,

ieri sera ho visitato un nuovo pub, lo Sturgis beerhouse a Brusciano.

Il locale l'ho scelto dato che sembrava abbastanza fornito di birre artigianali: CONFERMO!

La Tap list del giorno comprendeva 2 birre del birrificio Vesuvius Craft beer, birrificio napoletano scoperto ieri... Ho assaggiato la Lapillo, una golden Ale molto beverina, fresca e leggera, con piacevoli sentori di agrume, scorza di arancia.... e l'altra era la Magma, una strong Ale scura dai sentori di caramello e tostato, ma che mantiene una buona bevibilità e leggerezza.

Come detto, le ho assaggiate, ma visto che a me piace provare qualcosa di particolare ho optato per una birra ad alta fermentazione, molto buona...

SunturnBrew del birrificio NØGNE

E' una barley wine norvegese, la Sunturnbrew del birrificio Nogne, che viene prodotta in inverno, durante il solstizio, il giorno più buio dell'anno.... Il colore, come si nota dalla foto, è scuro, la luce non filtra, non si riesce a vedere attraverso, la schiuma è di un leggero color cappuccino e non persiste tantissimo, ma per provare questa birra non c'è bisogno degli occhi, ma del naso e della bocca...
Al naso, infatti, sentori di affumicato, di speck, di leggera torrefazione e anche crosta di pane, ma al gusto la birra esplode in tutti i suoi sapori: affumicato, tostato, note di castagna... (amici che l'hanno provata sentivano lo speck!!), poi la birra scivola e sfuma dolcemente e piacevolmente, lasciando una nota amaricante, che non persiste eccessivamente.










Nonostante la gradazione non proprio leggera, la birra non risulta troppo pesante, (anche se vi sfido a bere la bottiglia intera da 0.5 l 😵).
Il birraio ha prodotto una birra tosta, ma non troppo...
Diciamo che gli amici che l'hanno provata si sono sorpresi: alcuni sono stati colpiti positivamente da questa esperienza, altri non erano così tanto in linea con i miei gusti 😋..












A questa birra ho deciso di abbinare un bel panino...tosto...corposo... l'ANTIGIACOMO: Hamburger, bacon croccante, onion rings fritti e crema di arachidi... un apoteosi di gusto...🐷
(Dalle facce e dai commenti degli amici sembrava che anche gli altri panini fossero degni di nota...)




Antigiacomo e Sunturn
Il gusto abbastanza forte del panino, la sua corposità, si sposava molto bene con la robustezza della Sunturn... si creava il giusto connubio tra il sapore dolciastro della crema di arachidi americana e i sentori torrefatti e affumicati della birra, che ricordano i freddi paesaggi nordici...si riusciva a fare il giro del mondo con un sorso e un morso.

Voglio spendere due parole anche per il pub: Sturgis beerhouse è un locale dove si respira aria di casa, dove il proprietario ti accoglie e ti mette a tuo agio (nell'attesa si liberasse il tavolo prima di noi non ha esitato ad offrirci delle birre e degli stuzzichini e alla fine ha insistito per offrirci dell'amaro o del limoncello)...Il locale è piccolo, accogliente, forse non adattissimo a tavolate numerose...
Mi viene da fare un solo appunto: la sala superiore, più intima, necessita di una migliore aerazione, in serate calde il flusso di aria risulta abbastanza ostacolato, la presenza del condizionatore aiuta, ma non risolve del tutto il problema....

Comunque ciò non toglie che il pub meriti ancora altre visite, non fosse altro per provare sia altre birre che altre pietanze del menù...

Bhe!! A sto punto non resta che salutarci----

Mata aou Ne  🙋


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domenica 7 maggio 2017

Gourmet Homemade

Salve,

per il primo vero post del blog ho deciso di partire da lì, dove tutto è partito, dove tutto ha avuto inizio, la casa di famiglia.

Mio padre è sempre stato un appassionato di cucina e si è costruito un bel forno a legna in casa, che ogni tanto sfrutta per preparare tutto quello che si può preparare con un forno.

In particolare, questa volta ha deciso di preparare le pizze. 

Le pagnotte delle pizze sono state preparate in anticipo con il cosiddetto "criscito" (o lievito madre) ed hanno riposato 12 ore, ottenendo, così, un impasto morbido, leggero e ben lievitato, facile da digerire.

Sarà stata la riunione di famiglia, sarà stato qualche bicchiere di troppo, ma tutti ci siamo cimentati nella preparazione delle pizze ed io non mi sono tirato indietro dal farlo, anzi....

La prima pizza fatta da me è una siciliana, o meglio una margherita con aggiunta di melenzane e ricotta..........

Ad esser sinceri, la pizza risultava con una buona pasta (ma su quello non avevo dubbi), ma la ricotta era, probabilmente, troppa e copriva troppo gli altri sapori...bastava dosare un pochino meglio gli ingredienti....credo.... (mi sento molto Cannavacciuolo...😆)




La seconda pizza preparata è una "rivisatazione" dell'ortolana: in pratica ho dispiegato le ali della fantasia ed ho utilizzato un bel mucchietto di ingredienti.... siete pronti?......
Vado: Pomodoro (salsa), friarielli, peperoni, melenzane, mozzarella, salsiccia...e dulcis in fundo CAPPERI!!... perchè il cappero con il peperone è "La morte sua".... ho usato poco olio, perchè ho utilizzato molto il sugo dei peperoni, già bello intriso di olio....
Risultato? UNA BOMBA 💣...in tutti i sensi: la pizza era abbastanza pesantuccia, per via dei vari ingredienti, ma abbastanza bilanciata, forse ho utilizzato un pochino troppi friarielli e ci voleva qualche cappero in più, visto che la salsa, fatta con pomodori datterini, era un pò più dolciastra della normale pelata....

In generale non mi è andata malissimo, in quanto era la prima volta che mi cimentavo nel creare una pizza e comunque i commensali hanno apprezzato (ora non so se per gentilezza o perchè ci credevano veramente....credo più la prima ipotesi....)



Sicuramente avete notato la bottiglia dietro... poteva mai mancare un abbinamento con la pizza?
Ho scelto di provare CRUS - Sacra Birra, del Birrificio SolaRama (Val di Susa)....una Belgian Ale, di colore giallo carico, tendente all'arancio e abbastanza torbida, schiuma morbida e cremosa, a grana fine.
Al naso ci sono sentori di frutta, io ci ho sentito frutta a pasta bianca, mela, banana, del mielato.
Al palato è morbida, equilibrata, fresca, si sente la banana, il miele e anche un pò di crosta di pane. C'è da dire che era abbastanza dolce come birra, l'amaro faceva fatica ad uscire... dall'etichetta ho visto che il produttore ha aggiunto acido lattico, forse per equilibrare il dolce, che comunque esce preponderante e lascia la sensazione di unto in bocca. Non ha molta frizzantezza.
In generale è buona a chi preferisce una birra dolce, poco amara....(non vi svelo ancora le mie preferenze in fatto di birra, ma per quello che è il prezzo e la reperibilità di questa birra, mi sento di consigliarla per assaggiare le birre artigianali ed iniziare ad aprire gli occhi sulle produzioni non industriali).

Ora credo di aver scritto fin troppo, per cui penso sia venuto il momento di salutarci...

Ci vediamo al prossimo post.... ohaiòo Gozaimàss!!

mercoledì 3 maggio 2017

Un nuovo spazio per nuove esperienze

Salve,

ho deciso di aprire un blog, uno spazio digitale con l'unica pretesa e volontà di condividere le mie esperienze in giro per il mondo, mangiando e assaggiando quello che il posto offre.

Chi mi conosce già sa che non mi faccio tanti problemi nel provare gusti nuovi, aromi tipici etc...

Il concetto si applica sia al cibo, sia alla birra, regina incontrastata delle bevande conviviali (a mio modo di vedere e con tutto il rispetto per il vino).....

Se a questo si aggiungono dei buoni compagni di viaggio e di forchetta allora il gioco è fatto.

Detto questo siamo pronti a partire.

E come dicono nel paese del Sol levante

Sore de wa